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Odontofobia


Paura del Dentista!

La redazione del “Corriere Salute”, inserto allegato al più importante giornale italiano, il “Corriere della Sera”, ci ha chiesto un'intervista sull’Odontofobia e ha dato ampio spazio all'argomento dedicandogli due intere pagine Domenica 4 marzo 2001.
vedi articolo su:   Corriere della Sera.it

Intervista integrale
Perché tutta questa paura?
Qual è in Italia la percentuale di persone, adulti e bambini, che hanno problemi di odontofobia?
Oggi il dentista fa ancora male?

Come si manifesta in pratica la paura del dentista?
Di cosa hanno paura i bambini e i pazienti adulti?
Quali sono le vere cause di questo problema?

Questa particolare paura può anche essere lo spostamento di paure più profonde e di altra natura che sono mascherate?
I dentisti sono preparati ad affrontare questi problemi?
Oggi quali sono le migliori strategie disponibili per curare questa paura? E quanto tempo richiedono?

Consigli per i pazienti adulti e bambini
Consigli ai Genitori per evitare che i bambini diventino odontofobici

Ma anche il dentista ha paura?
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Intervista del "Corriere Salute"


Andare dal dentista non è come fare una passeggiata. A poterlo evitare lo si farebbe volentieri. Però certe volte è inevitabile e, si deve fare buon viso a cattivo gioco. Ci si rassegna. Si sopporta. Per alcune persone, in particolare per i bambini, l'esperienza del dentista è veramente drammatica. Paura, timore di sentire male, terrore del trapano, paura della anestesia, panico nella prospettiva di una estrazione, batticuore forte e intenso, pallore e sudorazione abbondante accompagnano la cura odontoiatrica.
Talvolta la sofferenza comincia prima ancora di sedersi sulla poltrona del dentista e, già nella sala d'aspetto le emozioni si fanno intense e paralizzanti. Ebbene questa paura si chiama in sintesi "odontofobia".

Perché tutta questa paura?
Lo chiediamo ad un esperto in materia, il dottor Tiziano Baldassarri, che si occupa dal 1987 di Odontoiatria Pediatrica e Generale utilizzando un Approccio Psicologico Comportamentale per eliminare la paura del dentista e che ha dedicato un sito web a questo argomento.
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Qual è in Italia la percentuale di persone, adulti e bambini, che hanno problemi di odontofobia?
Da recenti ricerche è emerso che in media solo il 45% degli italiani vanno almeno una volta l'anno dal dentista, nonostante che, secondo la fascia d'età, dal 60% al 95% della popolazione, sia infantile sia adulta, abbia problemi in bocca. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) mette in allerta: per una corretta igiene orale, sono necessari almeno due controlli l'anno dal dentista, eppure la disaffezione della popolazione alle cure odontoiatriche è un problema sentito sia in Italia sia all'estero».
«Ritroviamo percentuali simili anche negli Stati Uniti e in Inghilterra e - precisa l'esperto - questa disaffezione solo in parte è dovuta a pigrizia e trascuratezza, oppure a impossibilità economica o viceversa ai troppi impegni professionali. In genere queste sono solo scusanti, spesso, infatti, è causata dalla paura del dentista».
«Uno studio pubblicato dall'American Journal of Health Behavior nel 1998 ha evidenziato che in America 45 milioni di persone, circa il 15% della popolazione, sopportano il mal di denti e si lasciano rovinare la bocca per la paura di sedersi sulla poltrona del dentista. E' anche emerso che gli uomini soffrono di più l'odontofobia rispetto alle donne». -
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Oggi il dentista fa ancora male?
«L'odontoiatria moderna utilizza sistemi avanzati per il controllo del dolore: anestetici molto efficaci, apparecchi computerizzati per eliminare il fastidio dell'iniezione (Wand), strumenti indolori sostitutivi del trapano (Laser, Carisolv, Air abrasion) e i dentisti sono molto più preparati e disponibili nei confronti dei pazienti; pertanto, oggi la percentuale degli odontofobici dovrebbe essere molto minore rispetto ad alcuni decenni fa, quando curarsi i denti era veramente doloroso, invece non è cambiata, lo conferma uno studio inglese pubblicato dal British Dental Journal.
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Come si manifesta in pratica la paura del dentista?
«L'avversione verso le cure odontoiatriche si manifesta in varie forme» - precisa l'esperto - «Molti pazienti provano nervosismo e senso di disagio durante la seduta odontoiatrica, ciò non impedisce loro di recarsi dal dentista, ma certo ne farebbero volentieri a meno. Coloro che invece vanno dal dentista solo in situazioni d'emergenza sono pazienti che provano ansia e paura».
«Il bambino in genere è solo impaurito perché gli hanno raccontato che il dentista usa il trapano e fa le punture in bocca, oppure perché ha avuto già un'esperienza spiacevole con qualche odontoiatra poco disponibile". "L'adulto invece oltre che pauroso diventa ansioso, la causa è in genere una brutta esperienza vissuta o sentita raccontare soprattutto in età infantile, che non è stata mai superata, anzi la paura si è ormai fissata a livello inconscio e si manifesta con un'ansia che risulta inspiegabile allo stesso paziente».
«Il paziente a volte afferma che non ricorda brutte esperienze con il dentista e, quando si fa curare non sente dolore, ciononostante prima dell'appuntamento si sente a disagio e la notte precedente dorme poco».
«Nel caso del bambino piccolo la paura si manifesta con pianti e strilli quando è il momento di staccarsi dai genitori per salire sulla poltrona del dentista, il bambino più grande, invece, serra completamente i denti, copre la bocca con la mano e con prepotenza impedisce all'odontoiatra di lavorare». «Naturalmente dopo una brutta esperienza odontoiatrica mangia poco o male per evitare di masticare sui denti dolenti e non dice nulla ai genitori che, altrimenti, lo riporterebbero dal dentista».
«Nel caso del paziente adulto la paura si manifesta rimandando il più possibile l'appuntamento fino a che non sopraggiunge un dolore insopportabile, a quel punto prende l'appuntamento, ma si presenta in anticipo, tanto è impaziente di togliersi lo stato d'ansia, è irrequieto già in sala d'attesa, poi quando sale sulla poltrona e l'odontoiatra comincia ad iniettare l'anestetico, suda abbondantemente, è tachicardico e ha sbalzi di pressione diventa iperteso e rosso in volto oppure ipoteso e pallido e a volte sviene».
«Finita l'urgenza prende un nuovo appuntamento, ma poi come si avvicina la fatidica data con qualche scusa non si presenta e rimanda fino a che non arriva una nuova emergenza. Così facendo si riduce la bocca in condizioni pietose con possibili danni anche all'apparato digerente. Il sorriso e l'alito sono rovinati e, ciò crea qualche problema nelle relazioni sociali e diminuisce la fiducia in sé stessi».
«C'é anche chi è ancor più terrorizzato, talmente fobico che non si rivolge all'odontoiatra neppure in situazioni di forte dolore. Il paziente in preda al mal di denti s'imbottisce di antidolorifici e magari va dal medico di famiglia e si fa prescrivere un antibiotico, ma mai e poi mai, varcherebbe la soglia dello studio odontoiatrico e, se in qualche modo è costretto e trascinato da un familiare, una volta arrivato sopra la poltrona, può manifestare, oltre ai sintomi sopra descritti, anche un attacco di panico e fuggire a gambe levate, lasciando il dentista con la siringa in mano». -
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Di cosa hanno paura i bambini e i pazienti adulti?

«I bambini temono soprattutto la siringa, il trapano e i sapori cattivi. Gli adulti hanno paura della siringa, del trapano, del sangue, delle infezioni, di svenire, di possibili reazioni allergiche all'anestetico, di essere derisi per la cattiva igiene orale e dei costi».
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Quali sono le vere cause di questo problema?
«Si comincia ad aver paura del dentista già da bambini per esperienze dirette non piacevoli, o semplicemente per racconti di amici o parenti che descrivono la loro esperienza odontoiatrica come qualcosa di molto traumatico. La figura del dentista viene da sempre associata ad esperienze negative, dolorose e a volte terrificanti, lo possiamo riscontrare nei film, in TV e nei giornali. Ne è una prova il recente film "Denti" di Gabriele Salvatores tratto dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone. Le terribili esperienze odontoiatriche vissute dal protagonista sono una metafora e rappresentano "il doloroso passaggio dalla giovinezza all'età adulta, alla maturità" e comunque ci dimostrano come l'immagine del dentista è percepita dall'inconscio collettivo».
«Il film dimostra anche l'importanza dei propri denti a livello psicologico: a volte gli adulti hanno paura del dentista non per la paura del dolore, ma perché non sopportano le terapie in bocca, un apparato con molteplici significati psicologici. Ci sono donne che affermano che preferirebbero partorire anziché andare dal dentista».
«Abbiamo anche detto che i pazienti paurosi tendono a rimandare l'appuntamento odontoiatrico fino a che sopraggiunge il mal di denti, ma in queste condizioni il dentista inevitabilmente e suo malgrado provoca dolore, perché a volte l'anestetico non fa effetto su un dente infiammato. In questo modo si rinforza ulteriormente il sentimento negativo nei confronti delle cure e il paziente non torna fino alla successiva urgenza, generando cosi un circolo vizioso». -
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Questa particolare paura può anche essere lo spostamento di paure più profonde e di altra natura che sono mascherate?
«Nei casi più gravi dove si parla di vera "fobia", la paura del dentista è spesso associata ad altre paure, ad esempio alla "claustrofobia" (paura dei locali chiusi) che complicano ulteriormente il disagio del paziente, il quale si sente prigioniero del dentista senza possibilità di fuga e questo può scatenare un attacco di panico. In altri casi, ma per fortuna raramente, esistono situazioni psicologiche più complesse, generate da cause diverse dalla esperienza odontoiatrica, rimosse nell'inconscio, e che il paziente manifesta in varie forme, una delle quali è la paura odontoiatrica. Per risolvere completamente questo tipo di paure non è sufficiente che il dentista abbia conoscenze di psicologia, ma ci vuole anche il supporto dello psicologo e il dentista che si occupa di questi pazienti saprà consigliare al meglio».
«Questo discorso invece non riguarda mai i bambini. I piccoli pazienti hanno solo imparato ad avere paura e, se vanno da un bravo odontoiatra infantile, riescono a superarla prima che sia fissata per sempre nell'inconscio». -
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I dentisti sono preparati ad affrontare questi problemi?
«Oggi i dentisti sono più preparati di un tempo e molto più disponibili nei confronti dei problemi anche psicologici dei pazienti. Per fortuna al corso di laurea in odontoiatria è insegnata anche la psicologia, ma secondo me le dovrebbe essere data ancor più importanza. E' giusto che il neolaureato conosca alla perfezione come si devitalizzi un dente con canali molto difficili, oppure che sappia estrarre un dente del giudizio incluso e, nel caso dei bambini, sappia correggere con l'ortodonzia una grave malocclusione di terza classe. A mio parere, però, l'approccio psicologico corretto è ancora più importante di queste perfezioni tecniche, altrimenti i bambini paurosi e gli adulti odontofobici, le cui bocche rovinate ne avrebbero ancor più bisogno, non potrebbero mai usufruirne».
«Conosco colleghi, peraltro bravissimi dentisti, che mi dicono: "Io non ho alcuna difficoltà ad inserire un impianto e a fare il grande rialzo del seno mascellare, ma se mi portano un bambino che piange e strilla perché ha paura del dentista e devo curargli un dente da latte, mi metto le mani nei capelli e non so da dove cominciare" e mi chiedono "Ma tu come fai?". La risposta è che per prima cosa bisogna essere appassionati alla odontoiatria pediatrica come si è appassionati ad altre branche dell'odontoiatria, poi si devono studiare le tecniche di approccio psicologico come si studiano le altre tecniche odontoiatriche e per finire, come per tutte le cose, ci vuole esperienza».
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Oggi quali sono le migliori strategie disponibili per curare questa paura? E quanto tempo richiedono?
«Per trattare questi pazienti spesso sono stati utilizzati farmaci ansiolitici, ma né i farmaci né gli strumenti indolori già menzionati riescono a tranquillizzare un odontofobico. Vi sono poi tecniche sedative più potenti per via endovenosa e l'anestesia generale, spesso invocata dallo stesso paziente, queste tecniche sono utilizzabili solo alla presenza dell'anestesista e presentano rischi non trascurabili. L'anestesia generale deve essere utilizzata solo per i casi di estrema gravità e urgenza, per i grandi interventi chirurgici e per i traumi. Con l'anestesia generale non si risolve né il problema odontoiatrico e neppure quello della paura: ci sono terapie odontoiatriche che necessitano di più sedute e non possiamo ogni volta ricorrere all'anestesia generale, inoltre il paziente non supera mai la sua paura, anzi i bambini hanno ancora più timore del dentista dopo aver subito un'anestesia generale per curare un dente».
«Le tecniche migliori sono psicologiche. Il paziente deve trovare un dentista che lo sappia capire e che riesca a infondergli completa fiducia, si deve instaurare un rapporto di empatia, il paziente deve vedere il dentista come un amico, e di un amico non si può avere paura».
«Il dentista deve utilizzare con i pazienti adulti le stesse tecniche che la psicologia utilizza per curare le fobie: tecniche comunicative verbali e non verbali, tecniche di distrazione, "desensibilizzazione sistematica", "shaping", "modeling" in pratica si abitua il paziente a reagire e a rispondere emotivamente in modo più naturale. Nei casi più difficili può ricorrere a tecniche di "rilassamento progressivo" tipo Jacobson  e Bernstein o al "Training Autogeno" di Schultz e utilizzare il "Biofeedback" (tecnica di rilassamento controllata elettronicamente). Ora stiamo studiando anche un'altra tecnica: l'EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari), utile in pazienti che hanno avuto esperienze traumatiche».
«Certamente queste tecniche necessitano di almeno tre o quattro sedute preliminari a quella effettivamente terapeutica, ma il tempo che s'impiega in queste sedute non è sprecato, perché si recupera subito con grande vantaggio del paziente che, superando la sua paura, si fa curare tranquillamente la bocca».
«I piccoli pazienti, poi, non sono adulti in miniatura, - ricorda l'esperto - sono bambini e come tale vanno considerati: tutto deve sembrare un gioco, ed è straordinario come la paura del dentista lascia il posto alla gioia di andare dal dentista. I genitori ci raccontano che i loro figli prima non si facevano curare da nessuno, mentre ora sono felici di venire in studio, anzi piangono se per qualche impedimento non possono venire. La migliore prevenzione si ottiene quando il paziente va con piacere ai controlli dal dentista».
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Consigli per i pazienti adulti e bambini
Ecco che cosa consiglia l’esperto per i pazienti che soffrono di fobia del dentista:
1.     Cercate per voi e per i vostri figli un dentista di fiducia che utilizzi un approccio psicologico corretto, già in prima visita vi accorgerete se possiede queste qualità e vi fa sentire a vostro agio.
2.     Se finora avete avuto esperienze spiacevoli non disperate, oggi molti dentisti sono preparati a risolvere questi problemi e chi non se ne occupa saprà indicarvi un collega che fa al caso vostro.
3.     Esponete il vostro problema, questo a volte è sufficiente per alleviare la tensione emotiva e se il dentista conosce il vostro stato d'animo può aiutarvi.
4.     Non vergognatevi della vostra paura, forti del fatto che è un problema molto diffuso. I maschi in particolare credono che ammettendo di aver paura sminuiscono la loro virilità, ciò non è vero, anzi abbiamo visto che proprio i maschi soffrono di più l'odontofobia.
5.     Prendete l'appuntamento con il dentista quando siete liberi da altri impegni, se già siete stressati per altri problemi non potete essere rilassati davanti al dentista. E' preferibile scegliere il mattino.
6.     Identificate con il dentista di cosa avete paura in particolare e la causa di questo problema.
7.     Non prendete sostanze eccitanti come caffè, tè o coca cola prima dell'appuntamento e neanche la sera precedente, così da dormire bene.
8.     Programmate sedute brevi.
9.     Chiedete al dentista di spiegarvi ogni passaggio della cura e concordate un segnale di stop nel caso ci fosse qualche fastidio. Si ha meno paura di una cosa che si conosce e avendo in mano la situazione vi sentirete più sicuri.
10.    Andate ogni sei mesi dal dentista a fare i controlli. Se si esegue una giusta prevenzione e si curano le carie quando sono ancora piccole, i fastidi, lo stress e i costi da sopportare sono minimi.  
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Consigli ai Genitori per evitare che i bambini diventino odontofobici:
  
Se i genitori seguono con attenzione alcuni suggerimenti sarà molto improbabile che i loro figli possano maturare la paura del dentista. Ecco cosa suggerisce l’esperto.     
1.     Non parlate mai del dentista a scopo punitivo: "se non lavi i denti ti porto dal dentista che ti fa una puntura in bocca e te li cura col trapano!"
2.     Non fate partecipare i bambini a racconti di esperienze negative avute dal dentista
3.     Scegliete per vostro figlio un dentista esperto in odontoiatria pediatrica. Non accettate i dentisti che affermano che è troppo piccolo per poterlo curare. Il bambino è in grado di collaborare dai due anni e mezzo in su. Se un dentista per mascherare la sua incapacità vi dice, invece, che i denti da latte non sono da curare, perché cadono, è sicuramente incompetente in odontoiatria pediatrica.
4.     Accettate di utilizzare l'anestesia generale per vostro figlio solo in casi di estrema gravità e urgenza, o nei casi di bambini disabili non collaboranti. Se l'intervento può essere rimandato senza conseguenze, cercate un dentista che sappia risolvere il problema con l'approccio psicologico corretto e con il gioco, ci vorrà più tempo, ma vostro figlio sarà felice di farsi curare i denti e potrà usufruire di una corretta prevenzione.
5.     Fate visitare vostro figlio dal dentista ogni 4-6 mesi iniziando dall'età di tre anni, anche se non ha problemi. Il bambino familiarizza con lo studio odontoiatrico e al momento che avrà bisogno di una cura non sarà per niente spaventato. -
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MA ANCHE IL DENTISTA HA PAURA!
Molto conosciuta, sebbene poco studiata, è la paura che ha il paziente di fronte al dentista, ma ancor meno conosciuto è il disagio che prova il dentista di fronte a un bambino non collaborante o ad un adulto ansioso. «Al dentista piacerebbe curare bene il paziente, dice il dottor Baldassarri, ma si sente frustrato perché il paziente non lo fa lavorare tranquillo e comincia a diventare ansioso anche lui. Questo stato d'animo si riflette sul paziente che, vedendo l'operatore insicuro, diventa ancora più impaurito e si instaura un circolo vizioso che non permette l'esecuzione di una corretta cura odontoiatrica. Il paziente rimane insoddisfatto e il dentista lo stesso. Entrambi non vorrebbero più incontrarsi». «Ma – sottolinea l’esperto – non bisogna disperare, oggi i dentisti sono più preparati di un tempo e se il paziente segue i consigli suggeriti, il problema non esiste più».
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SITI CONSIGLIATI IN INTERNET
Se desiderate trovare informazioni, consigli e suggerimenti per approfondire le vostre conoscenze potete consultare questi indirizzi Internet:
www.odontofobia.it
www.amicodentista.it
www.dentalfear.net
www.andi.it/files/2012/11/Paura_del_dentista.pdf
Test di Corah per misurare la tua ansia da dentista
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Per informazioni scrivi a: post@amicodentista.it
ringraziamo coloro che ci comunicheranno eventuali errori o anomalie del nostro sito
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Primi in Italia!
Per primi in Italia abbiamo dedicato alla Paura del Dentista un sito Internet. AmicoDentista.it esiste dal 2000 e nel 2001 il più importante giornale italiano il "Corriere della Sera" ci ha chiesto un intervista ritenendo molto interessante il progetto del nostro sito web.
Articolo integrale



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